lunedì 25 gennaio 2016

E Biblioteca sia! - 16 dicembre 2015

Eccoci qui a discutere. Siamo in aula III 16. Piscina o Biblioteca Astense? ...direi che non ci sono dubbi e nemmeno grosse discussioni fra noi: abbiamo scelto la Biblioteca Astense  perché per noi studenti è utile e fondamentale.
In aula III 16 - 16 dicembre 2015
La Biblioteca ad Asti è pubblica, ma gestita da una Fondazione e per accedervi bisogna acquistare una tessera al costo di 10 euro all’anno. Uno dei problemi principali è quindi legato alla tipologia di gestione della struttura; a fronte della richiesta di acquisto di una tessera  dovrebbero essere garantiti non solo l’ingresso alla struttura, ma anche alcuni servizi, quali l’utilizzo delle tecnologie presenti, attualmente in numero insufficiente. E’ essenziale la disponibilità dei volumi, l’utilizzo gratuito di tutti i servizi e la presenza delle tecnologie: stampanti, computer e rete internet.
Riteniamo opportuno andare incontro a chi usufruisce della Biblioteca: studenti e scuola.
Il nome del nostro Team è "SocialFashionCasti" (SFC) ed è stato scelto perchè "Social" sta ad indicare l'indirizzo Socio-Sanitario, "Fashion" per l'indirizzo Moda ed infine  "Casti" che rappresenta il nome abbreviato della nostra scuola (IIS "A. Castigliano"). Abbiamo inoltre deciso di poter utilizzare l'acronimo "SFC"  per gli hastag che utilizzeremo nei Social, come Twitter, Facebook, Instagram.
Il logo è stato così composto perchè evoca l’idea della ricerca sul nostro territorio e abbiamo voluto rappresentare una accurata analisi di dati realizzata da noi studenti delle 4 classi (3-4N e 3-4S)  coinvolte nel progetto.


Nella prima lezione dopo che ci è stato presentato  il progetto grazie a video illustrativi e alla presenza di un professionista, ci siamo divisi in due sottogruppi, le due sezioni (S-N) e abbiamo redatto la scheda dimostrativa del Canvas della Piscina Comunale di Asti e della Biblioteca Astense sempre della nostra città. Con l’aiuto del professionista e delle guide di Open Coesione siamo riusciti a trovare parole chiave e problematiche di entrambe le strutture.
Oggi abbiamo deciso di unire i gruppi e di prendere in considerazione e di concentrarci esclusivamente sulla Biblioteca Astense di Asti; ci siamo divisi i compiti e ognuno di noi ha partecipato alla creazione del Canvas definitivo. Grande collaborazione tra chi aveva compiti diversi e abbiamo lavorato insieme su piattaforme online (spazio Google Drive condiviso) così da tenerci in contatto tra di noi durante lo svolgimento dei compiti assegnati.
I nostri obiettivi sono principalmente mettere in luce le problematiche che riguardano la Biblioteca e renderle note a tutti i cittadini. Scoprire, leggendo articoli di giornale e ricercando dati su internet, la storia amministrativa e comunque capire perché siamo qui oggi a prenderla in considerazione in questo progetto.
Il nostro progetto è principalmente rivolto agli studenti ed ai cittadini della città di Asti.

a cura di Ilaria Soragni (3S)

Incontro con Associazione We-Land: si parte!

Il giorno 11 dicembre 2015 è iniziata la nostra avventura: noi, studentesse delle classi 3 e 4 dei corsi di moda e socio sanitario abbiamo iniziato il progetto “A scuola di OpenCoesione”.  
L'IIS Castigliano è stato selezionato tra gli Istituti che partecipano al progetto nazionale "A Scuola di OpenCoesione" (ASOC), un percorso innovativo di didattica interdisciplinare che coinvolge 86 scuole italiane e oltre duemila studenti, con la collaborazione sul territorio di 30 Centri di informazione Europe Direct e oltre 50 Associazioni volontarie, selezionate come “Amici di A Scuola di OpenCoesione”.

Le modalità del progetto sono state spiegate mediante “pillole video” da Enrico Panirossi e Stefano Leucci, ricercatore in informatica giuridica presso l'Università di Trento, operante nell’associazione WE-LAND.
Stefano Leucci - 11 dicembre 2015

Protagoniste  per l'IIS Castigliano siamo noi 17 ragazze, selezionate tra le classi terze e quarte dell'Istituto coordinate dalle docenti Stella Perrone e Roberta Borgnino.
Il percorso didattico di ASOC, giunto alla sua terza edizione, promuove principi di cittadinanza consapevole, sviluppando attività di monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici attraverso l’impiego di tecnologie di informazione e comunicazione e mediante l’uso dei dati in formato aperto (open data) per aiutare gli studenti a conoscere e comunicare in modo innovativo e a comprendere come le politiche di coesione, e quindi gli investimenti pubblici, intervengono nei luoghi dove vivono.

ASOC unisce educazione civica, competenze digitali, statistiche e data journalism, nonché competenze trasversali quali sviluppo di senso critico, problem-solving, lavoro di gruppo e abilità interpersonali e comunicative, per produrre narrative d’impatto a partire dai dati sugli interventi finanziati dalle politiche di coesione (disponibili sul portale www.opencoesione.gov.it) che si integrano con i contenuti delle materie ordinarie di studio.

Attraverso OpenCoesione è possibile attuare interventi sul territorio  relativi a infrastrutture, beni e servizi con le seguenti tematiche:  energia, ambiente, cultura, trasporti, ricerca e innovazione.

Stefano ci ha spiegato che i gruppi di studenti partecipanti sono coinvolti in molteplici attività, che implicano l’apprendimento e l’impiego di tecniche di ricerca quantitativa e qualitativa sul proprio territorio, la produzione e l’analisi di dati e relative visualizzazioni interattive, l’uso di forme di comunicazione innovativa e la consapevolezza di norme, regole e modalità tecniche di pubblicazione dei risultati del proprio progetto in diverse forme cross-mediali, tra cui il blog del percorso ASOC.

Dopo aver visionato le varie “pillole video”, si è aperta in aula una breve discussione per comprendere ciò che non è stato a noi immediatamente chiaro.

Le attività previste dal percorso sono a carattere misto, combinando modalità asincrone tipiche dei MOOC (massive online open courses), momenti di facilitazione online con mentor e tutor di classe, passeggiate di monitoraggio civico anche utilizzando la innovativa piattaforma Monithon e partecipando ad incontri pubblici ed eventi tematici, come gli Open Data Days.

Dopo la parte illustrativa di progetto ci  siamo poi  divise in due gruppi, iniziando in autonomia una ricerca di monitoraggio civico attraverso i report del programma Monithon.  Abbiamo sviluppato due proposte di ricerca relative al nostro territorio, interessandoci alla Biblioteca Astense e alla piscina comunale di Asti, individuando le problematiche in base alle nostre esperienze e alle informazioni ricavate da internet.

a cura di Benedetta Pellumbi (4S)